Startup Musicali Rai Radio 1 Intervista Fabrizio Pucci
L’evoluzioni delle startup musicali durante la pandemia.
La mia intervista su Rai Radio 1 per la Trasmissione Eta Beta:
Nell’anno Nero Della Musica La Speranza È Digitale
Eventi digitali, uso innovativo dei social network, lezioni di strumento online, brani creati dall’intelligenza artificiale.
È vero. Nel mondo della musica il covid ha avuto l’effetto di un uragano, aprendo un cratere di macerie nella vita di migliaia di artisti e addetti ai lavori costretti a rinunciare a concerti e spettacoli dal vivo. Ma dalla voglia di resistere, stanno nascendo sperimentazioni che potrebbero aprire strade nuove nel modo di produrre e di ascoltare un brano.
(…) Massimo Cerofolini intervista in diretta esperti della rivoluzione digitale per raccontare come startup e ingegno creativo cambiano le nostre abitudini (…).
Sanremo e non solo, nell’anno nero della musica la speranza è digitale, 6 marzo 2021.
Nella puntata di Eta Beta del 6 marzo sono stati intervistati, oltre a me:
- Luca Rizzi esperto di musica digitale e cantautore;
- Alex Braga conduttore radiofonico e musicista che utilizza l’intelligenza artificiale per comporre i suoi brani. Ideatore di A Live, la piattaforma per i concerti streaming a pagamento;
- Luciano Castro ideatore di EventPage, piattaforma che raccoglie i migliori eventi musicali e non presenti online.
Ecco L’intervista Sulle Startup Musicali
In tempo di pandemia come è cambiato il panorama delle startup musicali?
Nell’industria musicale in questo periodo di pandemia sono esplose tre grandi aree.
La prima area riguarda tutte quelle startup che sono basate sull’interazione solo audio. Le persone sono stanche di stare ferme davanti ad uno schermo, preferiscono ascoltare, così come si fa con la radio.
La startup che sta cavalcando questa nuova esigenza è Clubhouse. Insieme a Clubhouse sono nate tante altre startup musicali che si basano solo sull’interazione audio.
In pratica, le persone ascoltano e usano queste applicazione mentre fanno altro. Alcuni musicisti e cantanti le usano per suonare live e organizzano piccoli concerti. La cosa interessante è che queste applicazioni permettono l’interazione come quando facciamo una conversazione al telefono.
Se ad esempio un cantautore fa ascoltare una sua canzone, alla fine può parlare direttamente con i propri fan per sapere cosa ne pensano. Le stanze in cui avvengono queste trasmissioni in genere ospitano poche persone, ma è proprio l’intimità e l’interazione che rende quest’app così interessante.
Startup musicali simili a Clubhouse:
- Twitter Spaces
- Sonar
- Chalk
- Discord
- Locker Room
- Space App
- Roadtrip
- Capiche.fm
- Cappuccino
- Stereo
- Soapbox App
- Quilt
- Yalla
- GetRiff
- Yac
- Dialup
- Saga
- Swell
- High Fidelity
L’esigenza di musicisti e cantanti di suonare e produrre musica insieme online, ognuno da casa propria
La seconda area che è esplosa in questo periodo riguarda l’esigenza di musicisti e cantanti di suonare e produrre musica insieme online. Ognuno da casa propria. Fra queste startup musicali una in particolare è riuscita ad organizzare anche un festival online. Si chiama JamKazam. L’applicazione permette di suonare a distanza limitando i problemi tipici di latenza delle trasmissioni live, e di trasmettere poi il concerto sul canale che il musicista preferisce (ad esempio su Facebook o YouTube).
Un’altra startup musicale interessante in quest’area è BandLab.
Con BandLab puoi importare le tue registrazioni e creare la tua canzone da zero. Puoi collaborare con altri musicisti in tutto il mondo direttamente sulla piattaforma.
Funzionano in modo simile e rispondono all’esigenza di collaborare su un progetto musicale online anche queste startup musicali:
- Audiobridge
- Audiu
- BeatStars
- Blend
- Endlesss
- Funkwhale
- Jamtaba
- Jamulus
- Kompoz
- Melboss
- ProCollabs
- Seated
- Sessionwire
- Sonuum
- SoundBetter
- SoundCloud
- SoundStorming
- Splice
- Soundtrap
- Soundwhale
- Reveel
- Tunedly
- Vampr
- Vocalizr
L’esigenza dei musicisti di cercare finanziamenti dal momento che non possono più fare concerti e suonare nei locali
La terza area che si è sviluppata in questo periodo riguarda tutte quelle startup e aziende basate sulla raccolta fondi. I musicisti si sono resi conto che senza fare concerti nei festival e nei locali non riescono a sostenere la loro musica e la loro produzione.
In particolare, la startup musicale Patreon, ha dichiarato di avere avuto un incremento di musicisti e cantanti enorme durante la pandemia.
Patreon, a differenza di altri servizi di raccolta fondi per la musica, che puntano ad un singolo grande evento, è pensato per musicisti che vogliono essere sostenuti in maniera costante nel tempo. Quindi invece di farti pagare per una sola produzione, come può essere ad esempio un album, i tuoi sostenitori possono donare mensilmente piccole cifre in modo continuo.
Qui ho raccolto altre piattaforme simili a Patreon (alcune sono italiane): musicpromoter.it/crowdfunding-musicale/.
Ciao, sono Fabrizio di Music Promoter. Qui trovi tutto per far brillare la tua musica nel mondo digitale.
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